Attualità
Papa Francesco al Giubileo dei Malati: un messaggio di speranza e compassione

Oggi, 6 aprile, Papa Francesco ha fatto una visita a sorpresa in piazza San Pietro per la celebrazione del Giubileo dei malati, portando un messaggio di speranza e vicinanza a tutti coloro che soffrono. Nonostante le sue difficoltà di salute, il Pontefice, seduto sulla sua sedia a rotelle e accompagnato dall’infermiere Massimiliano Strappetti, ha presenziato alla messa, con il naso ossigenato e con la sua solita umiltà.
Dopo la messa, Francesco si è unito alla benedizione finale, pronunciando poche parole di grande significato: “Buona domenica a tutti. Grazie tante”. In un gesto di grande fede e determinazione, il Papa ha partecipato anche alla Porta Santa di San Pietro, simbolo del perdono e della misericordia, attraversandola dopo aver ricevuto il sacramento della riconciliazione nella basilica.
Nel corso dell’omelia letta da Mons. Rino Fisichella, Papa Francesco ha toccato un tema delicato e profondo, quello della malattia come una delle prove più difficili e dure della vita. “La malattia – ha scritto il Papa – è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili”. Il Pontefice ha parlato della sua stessa esperienza, descrivendo come la sofferenza possa portare a sentirsi come “il popolo in esilio” o come la donna del Vangelo, “privi di speranza per il futuro”. Ma, ha sottolineato, “anche in questi momenti, Dio non ci lascia soli e, se ci abbandoniamo a Lui, proprio là dove le nostre forze vengono meno, possiamo sperimentare la consolazione della sua presenza”.
Papa Francesco ha ricordato che Gesù, nel suo amore e nella sua umanità, ha voluto condividere la nostra debolezza, vivendo in prima persona la sofferenza. “Egli stesso, fatto uomo, ha voluto condividere in tutto la nostra debolezza e sa bene che cos’è il patire”, ha affermato il Papa, invitando tutti a rivolgersi a Lui con fiducia, affinché il dolore possa essere accolto nella compassione e nella vicinanza di Dio.
Ma il messaggio di Francesco non si è fermato alla sofferenza individuale. Il Papa ha parlato della possibilità di diventare “angeli” per gli altri, sottolineando che il letto di un malato può trasformarsi in un “luogo santo” di salvezza e redenzione, dove sia chi soffre che chi assiste possono sperimentare la presenza di Dio e la forza dell’amore condiviso.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha anche voluto esprimere la sua vicinanza agli operatori sanitari, medici, infermieri e tutto il personale che si prende cura dei malati. Ha pregato per loro, ricordando le difficoltà che affrontano nel loro lavoro, talvolta svolto in condizioni difficili e, in alcuni casi, anche vittime di aggressioni. “La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata”, ha affermato il Pontefice, esprimendo gratitudine e appoggio per coloro che ogni giorno sono al servizio della salute e del benessere delle persone.
Con queste parole, Papa Francesco ha rinnovato il suo impegno verso coloro che soffrono, ricordando a tutti che la speranza e l’amore di Dio non sono mai lontani, anche nei momenti più bui. Il Giubileo dei malati, celebrato con la presenza del Papa, è stato un segno di solidarietà e di fede, che ha raggiunto non solo chi era presente in piazza, ma anche tutti quelli che, attraverso il messaggio del Papa, hanno sentito la vicinanza e l’amore di Dio.
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