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Tesla in crisi: profitti in calo e una figura divisiva

Tesla ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un calo significativo nei profitti, registrando un decremento del 71% rispetto allo stesso periodo del 2024. L’azienda ha generato 19,3 miliardi di dollari di ricavi, con una riduzione del 9% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, a preoccupare maggiormente è l’utile, sceso a soli 27 centesimi per azione, contro i 41 centesimi attesi dagli analisti. La situazione si complica ulteriormente considerando che una buona parte dei ricavi proviene dai crediti di carbonio, senza i quali Tesla avrebbe chiuso il trimestre con perdite operative.

Le vendite dei modelli principali, come la Model 3 e la Model Y, sono calate del 12%, mentre il segmento che include il Cybertruck ha registrato una perdita del 24%. Questo è particolarmente rilevante, considerando che il Cybertruck rappresenta uno dei veicoli simbolo di Tesla e il suo design è ormai associato all’immagine di Elon Musk. Nonostante le prime consegne del Cybertruck siano iniziate alla fine del 2023, il modello non ha ancora avuto il successo sperato, anche a causa delle polemiche e delle dichiarazioni controverse di Musk che hanno creato un’atmosfera di ostilità intorno al marchio.

La figura di Musk, già divisiva per le sue posizioni politiche e sociali, è diventata sempre più problematica per Tesla. La sua associazione con Donald Trump e il coinvolgimento nel controverso Department of Government Efficiency (DOGE), che ha contribuito a licenziare oltre 280.000 dipendenti pubblici, ha alimentato il malcontento. In questo clima di crescente ostilità, molti possessori di Tesla hanno iniziato a dissociarsi dal fondatore, applicando adesivi sulle proprie auto con scritte come: “Sostengo la mobilità elettrica, non Elon Musk”.

Nonostante ciò, Musk ha cercato di rassicurare gli investitori durante l’ultima call, puntando sulla realizzazione dei robotaxi autonomi, che dovrebbero essere lanciati a giugno 2025 ad Austin, in Texas. Tuttavia, l’annuncio non ha convinto molti, poiché i robotaxi non saranno i tanto attesi Cybercab, ma modelli Y modificati, lontani dalle aspettative iniziali. Musk ha minimizzato le preoccupazioni, promettendo che “vedranno con i loro occhi” il risultato tra pochi mesi, ma i dubbi sul futuro dell’azienda e sulle sue promesse rimangono.

La crisi d’immagine di Musk sta facendo effetto anche nelle strade, dove i boicottaggi e i vandalismi contro le concessionarie Tesla sono in aumento. La scelta di Musk di legare l’immagine del Cybertruck a posizioni politiche estreme ha allontanato una parte consistente dei consumatori, che ormai vedono la Tesla non solo come un’auto elettrica, ma anche come un simbolo ideologico. La domanda ora è se Tesla riuscirà a superare questa fase di difficoltà o se il suo fondatore sarà l’ostacolo principale al suo futuro.

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