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Roma | Si è avviato il primo censimento del patrimonio culturale immateriale. - Business Channel

È un giorno storico: dopo 10 anni di intenso lavoro, siamo finalmente riusciti a far riconoscere il nostro patrimonio immateriale culturale attraverso un censimento che si basa su saperi e conoscenze tramandati di generazione in generazione. Questo successo è stato reso possibile grazie al racconto e all’impegno di persone che si dedicano con passione a preservare l’identità della propria comunità.

Questo progetto di mappatura e censimento dei beni immateriali della cultura è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e il ministero della Cultura. Grazie alla capillarità delle pro loco e al personale formato dall’Unpli, saremo in grado di recuperare molte espressioni e tradizioni che rischiano di andare perdute, spesso custodite nella memoria di singoli individui.

Tutto ciò che verrà raccolto e condiviso digitalmente diventerà un patrimonio prezioso per l’umanità e per le nostre comunità. Questo lavoro saprà restituire una mappatura ricca del patrimonio culturale di tutti i nostri territori, rafforzando l’identità culturale del nostro Paese e creando connessioni significative tra le varie realtà.

Le pro loco svolgono un ruolo fondamentale nella custodia del patrimonio immateriale, contribuendo anche allo sviluppo economico del territorio. Grazie a questa mappatura, la cultura diventerà accessibile a tutti, arricchendo la vita delle persone e delle comunità.

Il progetto mira a raccogliere oltre 200.000 espressioni e pratiche sociali, includendo tradizioni orali, dialetti, musica, arti dello spettacolo, eventi rituali e festivi in costume. È una grande festa per tutti noi, poiché l’Unesco vuole che i piccoli comuni, veri custodi delle nostre tradizioni, insieme mantengano vivo il nostro prezioso patrimonio culturale.