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Cagliari | Settore ceramica, 118 sono le imprese in Sardegna - Business Channel


In Sardegna, centodiciotto imprese si dedicano alla produzione di ceramica e porcellana, sia per utilizzi moderni che tradizionali, con circa 200 dipendenti nel settore. La stragrande maggioranza di queste attività, cento su centodiciotto, sono artigianali, rappresentando l’84,7% del totale, e il 47,2% delle aziende sono gestite da donne. Questi dati collocano l’isola al nono posto in Italia per la dimensione del comparto, ma al primo per la prevalenza di imprese artigianali.

Il panorama produttivo è variegato e include pezzi artistici, vasellame per uso domestico e da toilette, statuette e oggetti ornamentali, vasi, brocche e recipienti per il trasporto o il confezionamento di merci, articoli sanitari e isolanti. Queste informazioni emergono dal dossier “Ceramica ad alta vocazione artigiana in Sardegna” redatto dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna.

Le imprese si distribuiscono principalmente nelle ex province di Cagliari, Nuoro, Sassari-Gallura e Oristano, con un focus sull’incremento delle sinergie e delle reti per valorizzare le eccellenze dell’artigianato isolano.

Oltre alla ceramica, l’artigianato artistico è anche presente, sebbene in minor misura, con una rappresentanza inferiore all’1% dell’intero artigianato regionale. Queste attività, che includono prevalentemente oreficeria, tessuti, legno, pelle, e altri materiali, impiegano in media 2,2 dipendenti per azienda, per un totale di circa 400 persone. Il valore aggiunto stimato è di circa 95 milioni di euro.

Tuttavia, ci sono anche delle criticità nel settore secondo Confartigianato: la presenza di circa 1500 entità non regolari non registrate presso le Camere di Commercio e il problema della contraffazione, che riguarda circa il 50% dei prodotti, con un flusso di oltre 27 milioni di euro di prodotti contraffatti, soprattutto nel settore dell’oreficeria, nell’arco di cinque anni.