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Italia più povera: quanto denaro abbiamo perso dal 2014 a oggi? - Business Channel

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha registrato un declino significativo nel reddito disponibile e nel potere d’acquisto delle famiglie, nonostante i tentativi di compensare con tagli alle imposte e bonus occasionali. Secondo il recente rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), l’aumento dell’inflazione ha annullato gli effetti positivi di riduzioni fiscali, portando a una perdita netta di potere d’acquisto.

L’Upb ha evidenziato che nonostante alcuni tagli alle imposte, l’aumento dell’inflazione ha comportato un incremento della pressione fiscale, con conseguenze negative sul reddito disponibile delle famiglie. Questo fenomeno, noto come “fiscal drag”, ha effettivamente aumentato le aliquote fiscali effettive per molte categorie di reddito rispetto al 2014.

Per le famiglie con redditi compresi tra 10.000 e 30.000 euro annui, la perdita di reddito disponibile varia da 96 euro per i redditi più bassi fino a 351 euro per quelli più alti. Anche se alcuni contribuenti con redditi superiori hanno visto un lieve aumento del reddito disponibile, il saldo complessivo per la maggior parte delle famiglie è negativo.

Nonostante l’introduzione di misure come l’assegno unico, che ha beneficiato soprattutto le famiglie numerose e le categorie più povere, le famiglie più ricche hanno subito perdite nette di potere d’acquisto. Le modifiche normative recenti non sono riuscite a compensare completamente l’aumento dei costi della vita.

Il prossimo bilancio richiederà uno sforzo significativo per trovare risorse: oltre 32 miliardi di euro saranno necessari per finanziare le misure esistenti e le correzioni necessarie secondo le normative europee. Questo implicherà tagli di spesa o risparmi, insieme a un rafforzamento delle politiche di raccolta fiscale per evitare evasioni ed elusioni.

In conclusione, nonostante alcuni miglioramenti limitati per le fasce più basse della popolazione, l’Italia nel complesso ha assistito a un declino del potere d’acquisto che ha colpito significativamente molte famiglie nel corso degli ultimi dieci anni.