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La tecnologia si sta prendendo le nostre vite: ci serve una nuova educazione
Mai come oggi siamo chiamati a rispondere a sfide cruciali che determinano il benessere dell’umanità. Le questioni sistemiche che ci riguardano, dalle disuguaglianze globali alla crisi ambientale, influenzano profondamente la vita sociale e personale. Mentre l’intelligenza umana ha trionfato nel risolvere molteplici problemi e nell’innalzare la qualità della vita di milioni di persone, ci rendiamo conto che una parte significativa della popolazione è ancora esclusa da questi benefici. Inoltre, lo sviluppo tecnologico accelerato porta con sé non solo opportunità, ma anche nuove minacce per l’umanità e per il pianeta stesso.
Un vero successo dell’intelligenza umana dovrebbe essere al servizio di un umanesimo olistico ed ecologico, che metta al centro persone, comunità e ambiente, promuovendo uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Alcuni dei più grandi problemi globali, come i cambiamenti climatici, le migrazioni, la povertà e l’aumento delle disuguaglianze, ci ricordano quanto sia urgente un cambiamento di prospettiva. Inoltre, molti si trovano intrappolati in un vuoto esistenziale e in una solitudine crescente, lontani dalla società dei consumi. Sociologi come Zygmunt Bauman hanno evidenziato i rischi della società consumistica, che lascia l’individuo costantemente insoddisfatto e spiritualmente vuoto. Il sistema globale, anziché offrire sicurezza, alimenta la paura, complici le crisi ricorrenti. L’analisi di Ulrick Beck sulla “società del rischio” ci spinge a riflettere su come, senza certezze, l’umanità affronti il futuro.
Lo sviluppo esponenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione segue la famosa legge di Moore, secondo la quale la capacità dei microchip raddoppia ogni due anni. Nonostante non sia una legge fisica, è diventata una realtà grazie agli investimenti strategici nel settore tecnologico. Questa crescita ha permesso una miniaturizzazione incredibile e una riduzione dei costi, con un’espansione massiva della potenza di calcolo.
In questo scenario, è fondamentale sviluppare una nuova educazione che non solo prepari le persone a interagire con queste tecnologie, ma che promuova anche un equilibrio tra il progresso tecnologico e i valori umani. Dobbiamo insegnare come utilizzare le risorse tecnologiche per il bene comune, affrontando in modo sostenibile i cambiamenti sociali ed ecologici in corso. La sfida per il futuro è creare una società che sappia affrontare l’innovazione con consapevolezza e responsabilità, per non lasciare nessuno indietro.
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