Attualità
Dazi, la Casa Bianca “E’ la Cina ad aver bisogno di un accordo con gli Usa”

“La palla è nel campo della Cina, che deve fare un accordo con noi. Noi non dobbiamo fare un accordo con loro, non c’è differenza tra la Cina e qualsiasi altro Paese. La Cina vuole quello che abbiamo noi, quello che ogni paese vuole, il consumatore americano. O per dirla in un altro modo, ha bisogno dei nostri soldi”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, parlando dei nuovi dazi alla Cina del 145% nel corso di una conferenza stampa. Allo stato attuale il governo cinese non ha mostrato alcuna volontà di fare marcia indietro, imponendo a sua volta dazi del 125% sui prodotti statunitensi.
Leavitt ha poi risposto a una domanda in merito alla decisione del presidente Donald Trump di congelare più di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni e 60 milioni di dollari in contratti all’Università di Harvard, dopo che l’istituzione ha dichiarato che avrebbe disobbedito alle richieste dell’amministrazione Trump di limitare l’attivismo nei campus.
“La posizione del presidente su questo punto si basa sul buon senso e sul principio fondamentale che gli studenti ebrei, americani o di qualsiasi altra fede non dovrebbero essere vittime di molestie e discriminazioni illegali nei campus universitari del nostro Paese e purtroppo abbiamo visto che ad Harvard si verificano discriminazioni illegali – ha affermato Leavitt -. Ci sono innumerevoli esempi a dimostrarlo, in particolare la sorprendente confessione dell’allora presidente di Harvard Claudine Gay, quando affermò che il bullismo e le molestie dipendevano dal contesto. Il presidente allora lo disse chiaramente al pubblico americano, non avrebbe tollerato che molestie per antisemitismo si verificassero in violazione della legge federale”.
“Credo che molti americani si chiedano perché i fondi destinati ai loro colloqui vadano a queste università – prosegue Leavitt – quando non solo indottrinano gli studenti della nostra nazione, ma permettono anche che si verifichi un comportamento atrocemente illegale per dare seguito all’immigrazione”. Nel corso del suo intervento Leavitt è stata anche sollecitata dalla stampa a dare ulteriori aggiornamenti sulle trattative per il cessate il fuoco nella guerra in Ucraina: “Quello che posso dirvi è che c’è stata una conversazione produttiva, come ha detto ieri sera l’inviato presidenziale Steve Witkoff. Lui crede che la Russia voglia porre fine a questa guerra e anche il presidente è convinto di questo. C’è un incentivo per la Russia a porre fine a questa guerra e forse questo potrebbe essere un partenariato economico con gli Stati Uniti, ma prima vogliamo vedere un cessate il fuoco e il presidente e l’inviato Witkoff lo hanno detto molto chiaramente ai russi”.
Leavitt ha anche reso noto che nella mattinata di oggi il presidente Trump e il sultano dell’Oman hanno avuto un colloquio telefonico in cui il tycoon lo ha ringraziato per aver ospitato i colloqui di sabato scorso, sottolineando la necessità che l’Iran ponga fine al suo programma nucleare attraverso i negoziati. La portavoce della Casa Bianca ha dichiarato che i leader hanno discusso anche delle operazioni militari statunitensi contro i ribelli Houthi nello Yemen e hanno sottolineato che “pagheranno un prezzo altissimo” finché non saranno fermati gli attacchi contro il traffico navale nel Mar Rosso.
– foto xp6/Italpress –
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