Attualità
Amal Clooney a rischio sanzioni americane per il suo coinvolgimento nell’indagine su Netanyahu

Amal Clooney, rinomata avvocata per i diritti umani e moglie dell’attore George Clooney, potrebbe essere oggetto di misure restrittive da parte dell’amministrazione Trump, a causa del suo coinvolgimento nell’indagine della Corte Penale Internazionale (CPI) riguardante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L’inchiesta ha portato all’emissione di un mandato di cattura per Netanyahu, accusato di crimini di guerra nella Striscia di Gaza.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Financial Times, il ministero degli Esteri britannico ha informato diversi avvocati inglesi, tra cui Amal Clooney, che potrebbero essere colpiti dalle sanzioni minacciate dall’amministrazione statunitense. Amal, cittadina libanese e britannica, è stata coinvolta in qualità di avvocato nei procedimenti legali riguardanti il caso di Netanyahu, che ha suscitato forti reazioni da parte degli Stati Uniti.
Nel febbraio scorso, poco dopo l’inizio del suo secondo mandato, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che imponeva sanzioni contro il procuratore della CPI, Karim Khan, per la sua gestione dell’inchiesta sul premier israeliano. L’ordine prevedeva che misure analoghe potessero essere adottate anche contro “i responsabili” dell’indagine, definita “inaccettabile” dalla Casa Bianca.
Nonostante la scadenza del 7 aprile per le raccomandazioni relative a queste sanzioni, l’amministrazione statunitense non ha emesso ulteriori annunci ufficiali. Tuttavia, il governo britannico ha avvertito i legali coinvolti nell’inchiesta, tra cui Amal Clooney, dei rischi di sanzioni. Queste potrebbero includere il congelamento dei beni, restrizioni nei viaggi o altre misure punitive da parte degli Stati Uniti.
Amal Clooney, che ha sempre avuto un impegno forte per i diritti umani a livello internazionale, si è trovata al centro di una controversa questione geopolitica che potrebbe influire sulla sua possibilità di accedere agli Stati Uniti, un paese che ha avuto posizioni dure nei confronti della CPI, specialmente nei casi riguardanti Israeliani.
La situazione crea un conflitto delicato tra i diritti legali e le politiche internazionali degli Stati Uniti, con la Clooney e altri avvocati britannici che ora si trovano a dover fare i conti con le possibili ripercussioni delle politiche americane sul diritto internazionale.
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